lunedì 18 aprile 2011

Quando le patate sono stracotte....

Mai e dico Mai lasciare un padre/fidanzato/marito/essere umano di sesso maschile a cui non gliene può fregare di meno, a guardia di una pentola/padella/ contenitore con dentro del cibo. Ciò per un semplice motivo: sarebbe la vostra rovina. E non lo dico perché sono portata al disastro, ma perché ho la fortuna di avere in casa uno di quei esseri: mio padre: DADDY.
Naturalmente questi disastri culinari capitano sempre allorché vi sono degli ospiti … non so che dirvi, ma a casa mia ciò è matematicamente provato. Allora, vi narro la genesi, si perché di una vera genesi si tratta, di sto pastrocchio. Sta roba, che poi è diventata pure carina alla fin fine doveva essere un elegantissima insalata di patate che doveva deliziosamente accompagnare una portata di pesce.
Credendo che l’operazione di bollire le patate fosse di una banalità indescrivibile, l’ho affidata a mio padre. ERRORE . Questa operazione a quanto pare, o almeno così mi è stato detto, è molto, molto complessa. Ma io sono un essere ingenuo e queste cose non le capisco. Fatto sta che dopo aver perso 10 minuti nella spiegazione di questa mansione , mio padre si è messo all’opera. Passano i minuti( decine di minuti se vogliamo dirla tutta) e niente: il pentolone è ancora lì. L’acqua continua a bollire. Le patate continuano a cuocere. Quando ho tirato su il coperchio, la situazione era quasi disperata: le patate erano sul punto di sbriciolarsi completamente: MIO PADRE se ne era completamente dimenticato. La risposta al mio NOOOOOOOOOOO (grido di terrore nel vedere la condizione del tubero)è stata: ma io non so quanto debbano cuocere le patate! Giusto: era colpa mia: non gli avevo specificato la durata della cottura….Non ho parole.
Ora vi devo assolutamente descrivere la modalità di pulitura delle patate cotte secondo mio padre … secondo lui si utilizza lo sbuccia patate … ancora una volta non ho parole. Fatto sta la situation era la seguente: patate sull’orlo di una crisi di nervi e ospiti che stavano per arrivare: che fare?
Nella vita bisogna sempre inventarsi qualcosa. In due parole, la mia potatoe salad wanna be è diventata uno sformatino all’erba cipollina. Ma soprattutto nella vita bisogna capire una cosa: mai e poi mai affidarsi a mio padre per bollire le patate.







Ingredienti:

Patate bollite
Cucchiai d’olio evo Colle di bellavista
Cucchiaino di senape
Cucchiaino di salsa al rafano (facoltativa)
Erba cipollina un bel mazzetto
Acqua, sale e pepe

Prendete le patate cotte e stracotte e sbucciatele: tagliatele a dadoni e schiacciatele grossolanamente.
In una terrina, sciogliete il sale nell’olio e aggiungete il resto degli ingredienti(anche l'acqua: serve a far sì che il condimento non sia troppo pesante). Incorporate la salsa alle patate e amalgamate il tutto per bene. Se è necessario aggiustate di sale.
Ricoprite con la pellicola una ciotola e versateci il composto di patate: pressate per bene in modo tale da fargli prendere una forma. Sformate e decorate con steli di erba cipollina.

10 commenti:

  1. beh dai la reinterpretazione è davvero carina, complimenti per il salvataggio in extremis

    RispondiElimina
  2. Se non lo raccontavi non lo avremmo immaginato, hai ideato una nuova ricetta (molte di quelle famose sono nate così). Mai fidarsi degli uomini in cucina (a meno che non cucinino loro e spesso bene, ma lasciano sporco per 3 giorni di lavoro). Mio marito ( ingegnere) lasciato per pochi minuti a controllare una pentola in ebollizione e un tegame da mescolare, ha combinato un disastro. Si è giustificato così: ...ma come potevo fare due cose contemporaneamente ?!
    Capito?

    RispondiElimina
  3. Piacere di conoscerti e complimenti per il blog! Molto creative le tue patate sull'orlo di una crisi di nervi, ottima metamorfosi

    RispondiElimina
  4. Hai recuperato alla grande, direi!
    E poi lo sai, molte ricette della storia nascono da sviste o errori, per cui...;-)

    RispondiElimina
  5. Verità assoluta ;) così come, giusto una donna ci vuole per correre ai ripari in maniera così egregia!

    RispondiElimina
  6. MA daiii! MA come si presenta bene, complimenti per l'idea io non c'avrei mai pensato, bel recupero in corner

    RispondiElimina
  7. Siete tutte carinissime! grazie mille!

    RispondiElimina
  8. Ciao Titti! Hai assolutamente ragione, molti uomini e la cucina non vanno proprio d'accordo! Lo stesso fa mio marito, anche se ogni tanto si ricorda di chiamarmi per chiedermi consigli!!
    Beh, direi che alla fine dall'insalata allo sformato il passo è stato breve e non troppo traumatico :) Anzi mi sembra sia bellissimo oltre che buonissimo, di quei piatti semplici e pieni di gusto!!!

    RispondiElimina
  9. Con il mio compagno succede la cosa opposta: mette le patate nel cestello per la cottura a vapore, poi la mette sulla fiamma minima e, senza aspettare che la pentola entri in pressione, regola il timer. Dopo 10 minuti spegne il gas, a prescindere dall'entrata in pressione della valvola, e mi annuncia di aver provveduto lui a lessarle. Beh, ti assicuro che c'è qualcosa di peggio di una patata spappolata: una patata cruda!!!

    RispondiElimina
  10. Ciao Titti, piacere di fare la tua conoscenza. Trovo che questo tortino di patate sia delizioso, finemente presentato con questi steli di erba cipollina.. davvero bello a vedersi, senza entrare nel merito della cottura delle patate :)
    A presto, un abbraccio

    RispondiElimina