Come prospettavo questa è stata una settimana di stenti. Mi sono “depurata” da cioccolato, panna, colomba e ,per non dimenticare il salato, focacce, cakes, salumi e chi più ne ha più ne metta. Insomma mi sono comportata più che bene: sono molto soddisfatta di me stessa. Anche perché a complicare il tutto, ieri sera sono andata alla festa a sorpresa per una delle mie più care amiche ( Angi, quella dell’olio :) )… vabbè, insomma come ogni festa che si rispetti c’era ogni ben di dio : vi elenco solo i dolci per farvi capire …
1. Tiramisù
2. Gelato fatto in casa
3. Montebianco versione XXL
4. Per i poveretti come me: fragole
5. Scusate stavo dimenticando una cosa: cioccolato caldo da versare sul gelato/montebianco o da mangiare con le fragole
Credo di essermi spiegata. Capite il coraggio che ho avuto ad addentrarmi in quella sala da pranzo? La mia STRAORDINARIA capacità di resistenza nel non mangiare quelle delizie? Vorrei fare notare una cosa … solo per chiarirvi la situation … sono stata l’unica, dico UNICA, povera diavola che non ha assaporato nemmeno una fettina di dolce …. Mi faccio un applauso da sola: non è da me. Ho mangiato solo e dico SOLO un’insalata … buona, per carità … ma volete mettere con il pollo al curry?!?!
Vabbè tutto ciò per dirvi che al digiuno/ settimana detox c’è un limite. Almeno così ho deciso. Ora … non è che io voglia rimettermi all’ingrasso … ma un dolcino nel week end ci sta … no?! D’accordo. Niente di calorico. Niente di burroso/ cioccolatoso/ pannoso …. ma nemmeno una macedonietta . No. Ve l’ho già rifilata la scorsa volta. Ho quindi optato per una panna cotta. Ma questa non aveva detto che non sarebbe stato qualcosa di pannoso?!! Vi state chiedendo questo: veroooooo?
Bè sta volta vi frego … la mia panna cotta (tra l’altro anche in versione mini) è molto light … no panna … ma yogurt greco. Sta ricettina l’ho trovato su un libricino fantastico “panna cotta” di Stéphanie Bulteau ed è una vera delizia …. Provare per credere :)
Ingredienti per 4 presone ( per 6 se le fate in stampini della dimensione di un bicchierino da caffè)
300 g di yogurt greco
75 ml di latte
6 cucchiai di miele liquido (io ho usato quello che compro ogni anno in Grecia, di Thasos di pino)
1, 5 fogli di gelatina
250 g di fragole
Zucchero
Limone
Alternativa: un paio di fette di ananas fresco
Panna cotta:
Ammorbidite la gelatina in una ciotola con l’acqua fredda.
In una casseruola portate a leggera ebollizione il latte poi, lontano dal fuoco, unite la gelatina strizzata e mescolate bene fino al suo completo scioglimento. Sbattete energicamente lo yogurt, incorporate il latte tiepido ed infine il miele (vi consiglio di sciogliere il miele in n po’ di yogurt in modo tale che sia più facile da incorporare al composto finale).Mescolate bene.
Distribuite il composto negli stampini e fate rapprendere in frigo per almeno 6 ore.
Composta di fragole:
Tagliate le fragole e mettete in un pentolino con mezzo succo di limone e 1 cucchiaio di zucchero a velo. Portate a leggera ebollizione: la salsa sarà pronta quando avrà la consistenza di una composta. Deve risultare leggermente acidula.
In alternativa:
Visto che questa panna cotta è tendente al dolce, per smorzarla un po’ vi consiglio di provare a fare una salsina con l’ananas. Passate al mixer qualche fetta del frutto (abbiate cura di togliere la parte centrale) con un po’ di zucchero e poche gocce di limone.
Montaggio:
Sformate la panna cotta e servitela con la composta di fragole o la salsa di ananas.
venerdì 29 aprile 2011
martedì 26 aprile 2011
Sbrisolina di fave
Ahhhhhh!!!! Siamo già a martedì: e chi se n'era accorto?! Ste feste hanno il potere di mandare a rottami il mio senso del tempo già fragile di per sé!
Scherzi a parte come vi è andato questo lungo week end?Siete stati tra i fortunati che si sono potuti godere il sole e festeggiare su qualche prato o di quelli che Pasqua l'hanno festeggiata segregati in casa? Bè per quanto mi riguarda mi è andata di lusso. Sia domenica sia lunedì, partendo da una giornata così così, un bellissimo sole è riuscito a liberarsi dalle varie nuvole che lo tenevano prigioniero ... insomma due belle giornate. Vabbè non vi sto a raccontare come si sono svolti questi due giorni perchè tanto è sempre la stessa solfa....Parenti, amici, cibo campagnolo, agnello, colomba, vino, vinello, chitarra, risa, risate, risatine e per qualche pazzo furioso anche un bagno in piscina ( con tanto di congestione come minimo: ora mi informerò sulla sorte di questi pazzoidi)...
In questi giorni mi sono sbizzarrita in cucina, mi sono concessa tutto un pomeriggio per provare nuove ricette e fare foto. Domenica le mie cavie hanno assaggiato e per ora sono ancora sopravvissute: quindi vi posso proporre le mie ricettine.
Voi sapete che in questo periodo sono fissata ('n alra fissa?!)con le fave. Non so che farci, ogni volta che voglio fare un piatto come ingrediente ci sono le fave. L'è destino. Potrei darvi un sacco di scuse sul perchè io vi proponga l'ennesima ricetta con le fave.. ma di scuse non ve ne sono... mi piacciono. (il punto significherebbe punto e basta).E voilà la sbrisolina di fave.L'ho trovata in una vecchia Cucina Italiana e me ne sono innamorata a prima vista . Come la maggior parte delle mie ricette è davvero veloce! Secondo me da il suo meglio se accompagnata con na bella fettazza di prosciutto cotto alla brace o mortazza o salame cotto .... Lascio a voi gli abbinamenti ;)
Ingredienti per 6 persone:
100 g di burro
100 g di fave già sbollentate e pelate
100 g di mandorle pelate
100 g di farina
1 uovo
Sale e pepe
Burro e farina per gli stmapini
Passate brevemente al mixer tutti gli ingredienti (solo tre quarti delle fave).Ottenuto il composto aggiungete il resto delle fave ( a me piace che delle fave restino intere).Distribuite il composto in 6 stampini monoporzione ( circa 8 cm di diametro) imburrati e infarinati, quindi infornateli a 180° per 25'.
Fate raffreddare e servite con gli affettati e se volete qualche formaggio.
venerdì 22 aprile 2011
Pesto di pistacchi al limone
Lo so ... lo so. Non vi ho postato nessuna ricetta per Pasqua, niente di minimamente pasquale ... Sono un frana che ci volete fare!
Questa settimana non sono stata un attimo ferma, non che abbia combinato un granché .... ma ero sempre in continuo movimento: su e giù come un yo-yo!
Allora ho pensato a chi come me, non ha tempo per fare colombe (dolci o salate), decorare fantastiche uova di cioccolato o creare altre delizie del genere.... Ecco dunque la mia ricetta super veloce, una specie di passepartout ideale per tutte le occasioni: un pesto di pistacchi al limone. La cosa fantastica di questa salsina è che si fa in ben 5 minuti: non sto scherzando! Ora, lo so che il pesto si fa nel mortaio e che potrei essere linciata pubblicamente per ciò che sto per dirvi, ma .... bè, io il pesto lo faccio con il mixer ... Spero vivamente che sul vostro volto non ci sia una espressione di totale disgusto, di odio profondo ... perché, ve l'assicuro, il pesto viene bene lo stesso :) Sta robina poi è perfetta in abbinamento all'agnello (bè, almeno questo a Pasqua me lo faccio pure io=! Tra l'altro forse sarebbe ora che andassi a compralo, no?!!?
Con tutto ciò vi auguro una bellissima Pasqua e Pasquetta! Un abbraccio a tutti voi!
Ingredienti per 4 persone:
90 g di pistacchi
75 g di ricotta salata infornata siciliana
6 cucchiai di olio evo
4 cucchiai olio semi
Scorza di 1 limone
Grattuggiate la ricotta. Mettete nel frullatore i pistacchi con il formaggio e versate man mano i vari tipi d’olio. All’ultimo aggiungete la scorza di limone.
mercoledì 20 aprile 2011
Macedonia ananas e fragole alla menta con salsina allo yogurt
Ammazza che sonno! Sta settimana sono distrutta: non ho la forza di fare più nulla, sono un rottame. E voi mi direte: ma vai a dormire presto e fatti 'na bella dormita!(e smettila di rompere, che credi anche noi moriamo di sonno e mica ci lamentiamo!) Avete ragione, ma io sta bella dormita non riesco mica a farmela! Vado a nanna con le galline, ma alla fin fine mica mi addormento... Uffi sta primavera! Io l'adoro ma mi scombussola tutto: e prima fa freddo e poi fa caldo, un giorno sono un fulmine pieno di energie l'altro sono un lumaca ... e per finire un giorno ho il raffreddore da fieno e l'altro no . BASTA! Alla fin fine rimpiango il caro vecchio inverno ... no, vabbè.. ora ho detto una grande cretinata: cancelliamo l'ultima frase.
Insomma sembro una novantenne che si lamenta dei propri dolori, del tempo e chi più ne ha più ne metta ... se incomincio così immaginatevi che rompiscatole sarò a quella età!
Per rimettermi in sesto ho deciso di optare per un po' di frutta ... un po' di vitamine non mi faranno mica male, no? Anzi forse vi è la possibilità che mi facciano pure bene! Ecco quindi la mia macedonietta ... non sia mai che sia una cosina così, solo frutta e un po' di zucchero ...na, non ci interessa un roba del genere: troppo nuda e cruda! Ho deciso di aromatizzarla alla menta (che dovrebbe avere la proprietà di rilassare le ipertese come me) e dei fiori di glicine (erano troppo belli: dovevo metterli da qualche parte!)...infine la servo con una salsina allo yogurt. Che ne dite questa iniezione di vitamine mi rimetterà in forma?
Ingredienti per 8 persone:
Per la macedonia:
1 ananas dolcissimo
750 g di fragole
1 mela
succo di mezzo limone
4-5 cucchiai di zucchero (dipende da quanto è dolce la frutta)
Menta tantissima!
2 fiori di glicine
Prendete l'ananas sbucciatelo, tagliatelo a fette spesse all'incirca 1 cm e tagliatelo a dadini piccolissimi.Sbucciate la mela e tagliatela a dadini: mettete i due frutti in una ciotola.
Lavate le fragole (senza togliere il picciolo) e tagliarle a dadini.Mettete in una ciotola a parte.
Condite i due tipi di frutta con il limone, lo zucchero e la menta tagliuzzata.
Aggiungete le fragole all'ananas/mele solo all'ultimo, in modo tale che si mantengano i colori belli vivi. Sempre prima di servire decorate con i fiori e altra menta.
Per la salsa:
2 vasetti di yogurt bianco magro non zuccherato
8-10 cucchiaini di miele ( ho usato il miele di Pino greco, è molto profumato e fruttato, non iper dolce)
Un paio di gocce di limone
Menta abbondante
qualche cucchiaino di latte
Per la salsa. In una ciotolina, sciogliete il miele con un po' di yogurt in modo tale di avere un composto liscio ed uniforme.Incorporate il rimanente yogurt, il limone e la menta. Per rendere meno densa la salsa aggiungete un po'di latte. Fate la salsa un paio di ore prima di servire la macedonia, in modo tale che la menta sprigioni il suo profumo.
Insomma sembro una novantenne che si lamenta dei propri dolori, del tempo e chi più ne ha più ne metta ... se incomincio così immaginatevi che rompiscatole sarò a quella età!
Per rimettermi in sesto ho deciso di optare per un po' di frutta ... un po' di vitamine non mi faranno mica male, no? Anzi forse vi è la possibilità che mi facciano pure bene! Ecco quindi la mia macedonietta ... non sia mai che sia una cosina così, solo frutta e un po' di zucchero ...na, non ci interessa un roba del genere: troppo nuda e cruda! Ho deciso di aromatizzarla alla menta (che dovrebbe avere la proprietà di rilassare le ipertese come me) e dei fiori di glicine (erano troppo belli: dovevo metterli da qualche parte!)...infine la servo con una salsina allo yogurt. Che ne dite questa iniezione di vitamine mi rimetterà in forma?
Ingredienti per 8 persone:
Per la macedonia:
1 ananas dolcissimo
750 g di fragole
1 mela
succo di mezzo limone
4-5 cucchiai di zucchero (dipende da quanto è dolce la frutta)
Menta tantissima!
2 fiori di glicine
Prendete l'ananas sbucciatelo, tagliatelo a fette spesse all'incirca 1 cm e tagliatelo a dadini piccolissimi.Sbucciate la mela e tagliatela a dadini: mettete i due frutti in una ciotola.
Lavate le fragole (senza togliere il picciolo) e tagliarle a dadini.Mettete in una ciotola a parte.
Condite i due tipi di frutta con il limone, lo zucchero e la menta tagliuzzata.
Aggiungete le fragole all'ananas/mele solo all'ultimo, in modo tale che si mantengano i colori belli vivi. Sempre prima di servire decorate con i fiori e altra menta.
Per la salsa:
2 vasetti di yogurt bianco magro non zuccherato
8-10 cucchiaini di miele ( ho usato il miele di Pino greco, è molto profumato e fruttato, non iper dolce)
Un paio di gocce di limone
Menta abbondante
qualche cucchiaino di latte
Per la salsa. In una ciotolina, sciogliete il miele con un po' di yogurt in modo tale di avere un composto liscio ed uniforme.Incorporate il rimanente yogurt, il limone e la menta. Per rendere meno densa la salsa aggiungete un po'di latte. Fate la salsa un paio di ore prima di servire la macedonia, in modo tale che la menta sprigioni il suo profumo.
lunedì 18 aprile 2011
Quando le patate sono stracotte....
Mai e dico Mai lasciare un padre/fidanzato/marito/essere umano di sesso maschile a cui non gliene può fregare di meno, a guardia di una pentola/padella/ contenitore con dentro del cibo. Ciò per un semplice motivo: sarebbe la vostra rovina. E non lo dico perché sono portata al disastro, ma perché ho la fortuna di avere in casa uno di quei esseri: mio padre: DADDY.
Naturalmente questi disastri culinari capitano sempre allorché vi sono degli ospiti … non so che dirvi, ma a casa mia ciò è matematicamente provato. Allora, vi narro la genesi, si perché di una vera genesi si tratta, di sto pastrocchio. Sta roba, che poi è diventata pure carina alla fin fine doveva essere un elegantissima insalata di patate che doveva deliziosamente accompagnare una portata di pesce.
Credendo che l’operazione di bollire le patate fosse di una banalità indescrivibile, l’ho affidata a mio padre. ERRORE . Questa operazione a quanto pare, o almeno così mi è stato detto, è molto, molto complessa. Ma io sono un essere ingenuo e queste cose non le capisco. Fatto sta che dopo aver perso 10 minuti nella spiegazione di questa mansione , mio padre si è messo all’opera. Passano i minuti( decine di minuti se vogliamo dirla tutta) e niente: il pentolone è ancora lì. L’acqua continua a bollire. Le patate continuano a cuocere. Quando ho tirato su il coperchio, la situazione era quasi disperata: le patate erano sul punto di sbriciolarsi completamente: MIO PADRE se ne era completamente dimenticato. La risposta al mio NOOOOOOOOOOO (grido di terrore nel vedere la condizione del tubero)è stata: ma io non so quanto debbano cuocere le patate! Giusto: era colpa mia: non gli avevo specificato la durata della cottura….Non ho parole.
Ora vi devo assolutamente descrivere la modalità di pulitura delle patate cotte secondo mio padre … secondo lui si utilizza lo sbuccia patate … ancora una volta non ho parole. Fatto sta la situation era la seguente: patate sull’orlo di una crisi di nervi e ospiti che stavano per arrivare: che fare?
Nella vita bisogna sempre inventarsi qualcosa. In due parole, la mia potatoe salad wanna be è diventata uno sformatino all’erba cipollina. Ma soprattutto nella vita bisogna capire una cosa: mai e poi mai affidarsi a mio padre per bollire le patate.
Ingredienti:
Patate bollite
Cucchiai d’olio evo Colle di bellavista
Cucchiaino di senape
Cucchiaino di salsa al rafano (facoltativa)
Erba cipollina un bel mazzetto
Acqua, sale e pepe
Prendete le patate cotte e stracotte e sbucciatele: tagliatele a dadoni e schiacciatele grossolanamente.
In una terrina, sciogliete il sale nell’olio e aggiungete il resto degli ingredienti(anche l'acqua: serve a far sì che il condimento non sia troppo pesante). Incorporate la salsa alle patate e amalgamate il tutto per bene. Se è necessario aggiustate di sale.
Ricoprite con la pellicola una ciotola e versateci il composto di patate: pressate per bene in modo tale da fargli prendere una forma. Sformate e decorate con steli di erba cipollina.
Naturalmente questi disastri culinari capitano sempre allorché vi sono degli ospiti … non so che dirvi, ma a casa mia ciò è matematicamente provato. Allora, vi narro la genesi, si perché di una vera genesi si tratta, di sto pastrocchio. Sta roba, che poi è diventata pure carina alla fin fine doveva essere un elegantissima insalata di patate che doveva deliziosamente accompagnare una portata di pesce.
Credendo che l’operazione di bollire le patate fosse di una banalità indescrivibile, l’ho affidata a mio padre. ERRORE . Questa operazione a quanto pare, o almeno così mi è stato detto, è molto, molto complessa. Ma io sono un essere ingenuo e queste cose non le capisco. Fatto sta che dopo aver perso 10 minuti nella spiegazione di questa mansione , mio padre si è messo all’opera. Passano i minuti( decine di minuti se vogliamo dirla tutta) e niente: il pentolone è ancora lì. L’acqua continua a bollire. Le patate continuano a cuocere. Quando ho tirato su il coperchio, la situazione era quasi disperata: le patate erano sul punto di sbriciolarsi completamente: MIO PADRE se ne era completamente dimenticato. La risposta al mio NOOOOOOOOOOO (grido di terrore nel vedere la condizione del tubero)è stata: ma io non so quanto debbano cuocere le patate! Giusto: era colpa mia: non gli avevo specificato la durata della cottura….Non ho parole.
Ora vi devo assolutamente descrivere la modalità di pulitura delle patate cotte secondo mio padre … secondo lui si utilizza lo sbuccia patate … ancora una volta non ho parole. Fatto sta la situation era la seguente: patate sull’orlo di una crisi di nervi e ospiti che stavano per arrivare: che fare?
Nella vita bisogna sempre inventarsi qualcosa. In due parole, la mia potatoe salad wanna be è diventata uno sformatino all’erba cipollina. Ma soprattutto nella vita bisogna capire una cosa: mai e poi mai affidarsi a mio padre per bollire le patate.
Ingredienti:
Patate bollite
Cucchiai d’olio evo Colle di bellavista
Cucchiaino di senape
Cucchiaino di salsa al rafano (facoltativa)
Erba cipollina un bel mazzetto
Acqua, sale e pepe
Prendete le patate cotte e stracotte e sbucciatele: tagliatele a dadoni e schiacciatele grossolanamente.
In una terrina, sciogliete il sale nell’olio e aggiungete il resto degli ingredienti(anche l'acqua: serve a far sì che il condimento non sia troppo pesante). Incorporate la salsa alle patate e amalgamate il tutto per bene. Se è necessario aggiustate di sale.
Ricoprite con la pellicola una ciotola e versateci il composto di patate: pressate per bene in modo tale da fargli prendere una forma. Sformate e decorate con steli di erba cipollina.
venerdì 15 aprile 2011
Frittelle di orzo
Ho passato questi ultimi due giorni in treno : un aller-retour Torino-Milano in meno di 24 ore … In genere non amo viaggiare in treno, preferisco di gran lunga la macchina.Anche perché, ogni volta che ne prendo uno succede qualcosa: il treno è pieno quindi devo farmi tutto il viaggio in piedi;il treno ha un ritardo di 1 ora e non riesco a beccare la coincidenza … il climatizzatore è rotto (se siamo in estate e ci sono 40° all’ombra) il climatizzatore spara aria fredda ( allora vuol dire che siamo in pieno inverno). Questa volta, con mia grande sorpresa non è successo nulla! MIRACOLO! Per carità, l’andata non è stata delle migliori: stretta stretta sulla mia poltroncina ho provato a studiare ma con scarso successo … il ritorno invece è stato ad dir poco piacevole. Forse è la prima volta in vita mia che sono contenta di aver fatto un viaggio in treno. Sì. Perché quando si è in treno sei obbligato a star seduto e non puoi fare un granché. Ciò era quello di cui avevo maggiormente bisogno. Negli ultimi mesi sono iperattiva, non ho mai un momento per dire STOP, ora stacco e mi sdraio sul prato con i miei cani a non far nulla …. Ah il dolce far niente! Da quanto tempo che non lo assaporavo! Ieri me le sono proprio godute queste 2 orette di niente … ero in un vagone semi vuoto, silenzioso (non come al solito, che mi capita come vicina la signora al cellulare che sbraita e racconta all’intero treno la sua vita privata) … ho socchiuso gli occhi e … mi sono immersa nei miei pensieri, nei miei sogni, nel mio domani … Secondo me ci vogliono dei momenti così nella vita, in cui stacchi … ti ricarica, ti nutre come una crema per le mani ….. non trovate?
Ingredienti per 8 persone:
200 g di orzo perlato
4 carciofi
8 cucchiai di carote grattugiate
4 uova
4 cucchiai di grana grattugiato
80 g di farina
1/2 cucchiaio di prezzemolo tritato
Sale e pepe
Olio per friggere
Sciacquate l'orzo e fatelo cuocere in acqua salata (4 volte il volume dell'orzo)per 35 minuti all'incirca.Scolatelo.
Prendete i carciofi , togliete le foglie più dure e il fieno interno: tagliate a dadini. Incorporate all'orzo i carciofi, le carote, le uova, il formaggio, la farina, il prezzemolo sale e pepe.
Mettete il composto a riposare in frigo per un paio d'ore.
In un pentolino scaldate l'olio e,quando sarà caldissimo, versateci delle cucchiaiate di composto. Fate dorare e scolate il tutto su carta assorbente.
Servite le frittelle calde con sale.
Ingredienti per 8 persone:
200 g di orzo perlato
4 carciofi
8 cucchiai di carote grattugiate
4 uova
4 cucchiai di grana grattugiato
80 g di farina
1/2 cucchiaio di prezzemolo tritato
Sale e pepe
Olio per friggere
Sciacquate l'orzo e fatelo cuocere in acqua salata (4 volte il volume dell'orzo)per 35 minuti all'incirca.Scolatelo.
Prendete i carciofi , togliete le foglie più dure e il fieno interno: tagliate a dadini. Incorporate all'orzo i carciofi, le carote, le uova, il formaggio, la farina, il prezzemolo sale e pepe.
Mettete il composto a riposare in frigo per un paio d'ore.
In un pentolino scaldate l'olio e,quando sarà caldissimo, versateci delle cucchiaiate di composto. Fate dorare e scolate il tutto su carta assorbente.
Servite le frittelle calde con sale.
mercoledì 13 aprile 2011
Cake fave e ricotta infornata siciliana
Ieri la giornata di sole mi ha ispirato …. Mi è venuta un super voglia di fare un cake salato … non so perché ma di punto in bianco mi sono accortache la Pasqua si avvicina e con lei anche il lunedì di Pasquetta: in due parole, dovevo inventarmi qualcosa per quest’anno! E così, sfogliando un po’ di riviste mi è venuto in mente il cake … Vabbè, come al solito non ho seguito nessuna ricetta: a) perché mi stufo b) perché non avevo voglia di andare a comprare gli ingredienti c) volevo fare subito il cake e degustarmelo prima di andare all’Università ( tendenzialmente il motivo principale era questo)
Ho ravanato nel frigo e … da dan ... inspiration: favette e ricotta siciliana (sapete, quella che avevo usato per le orecchiette al pomodoro confit?! Bè se ne stava nel frigo dolcemente assopita in un telo da cucina) … per farvela breve questo cake non ha avuto il tempo di venir fuori dal forno e di farsi fare un paio di foto che me l’ero già magnato tutto (bè… no …quasi … diciamo che mi sono trattenuta):)
Oh insomma per fortuna che esiste la palestra! Altrimenti ora peserei almeno quanto una balenottera azzurra! Oioi!!!!
Ingredienti per uno stampo da plumcake grande:
3 uova intere
100 g di grana grattugiato
180 g di farina
100 ml di latte parzialmente scremato
100 ml di olio di semi
1 cucchiaino da caffè abbondante di bicarbonato
150 g di fave già sbollentate e a cui avete tolto la pellicina ( sono circa 250 g di fave)
90 g di ricotta salata infornata siciliana grattugiata
Sale e pepe
Prima di tutto riscaldate il forno a 180°.
In una ciotola sbattete le uova con il latte, l’olio, il parmigiano e la ricotta: salate e pepate abbondantemente. Incorporate questo composto alla farina setacciata con il bicarbonato. Per ultime aggiungete le fave.
Riempite uno stampo con l’impasto e fate cuocere in forno per circa 50 minuti ( fate la prova del bastoncino). Fate raffreddare il cake e servitelo con degli affettati! e voilà!
Ho ravanato nel frigo e … da dan ... inspiration: favette e ricotta siciliana (sapete, quella che avevo usato per le orecchiette al pomodoro confit?! Bè se ne stava nel frigo dolcemente assopita in un telo da cucina) … per farvela breve questo cake non ha avuto il tempo di venir fuori dal forno e di farsi fare un paio di foto che me l’ero già magnato tutto (bè… no …quasi … diciamo che mi sono trattenuta):)
Oh insomma per fortuna che esiste la palestra! Altrimenti ora peserei almeno quanto una balenottera azzurra! Oioi!!!!
Ingredienti per uno stampo da plumcake grande:
3 uova intere
100 g di grana grattugiato
180 g di farina
100 ml di latte parzialmente scremato
100 ml di olio di semi
1 cucchiaino da caffè abbondante di bicarbonato
150 g di fave già sbollentate e a cui avete tolto la pellicina ( sono circa 250 g di fave)
90 g di ricotta salata infornata siciliana grattugiata
Sale e pepe
Prima di tutto riscaldate il forno a 180°.
In una ciotola sbattete le uova con il latte, l’olio, il parmigiano e la ricotta: salate e pepate abbondantemente. Incorporate questo composto alla farina setacciata con il bicarbonato. Per ultime aggiungete le fave.
Riempite uno stampo con l’impasto e fate cuocere in forno per circa 50 minuti ( fate la prova del bastoncino). Fate raffreddare il cake e servitelo con degli affettati! e voilà!
lunedì 11 aprile 2011
Terrina di pollo e peperoni
Niente mi da più soddisfazione di prendere una vecchia ricetta di casa e trasformarla in qualcosa di nuovo! Non so perché ma sta cosa mi emoziona ...bah ... va a capire il perchè!
Avevo tra le mani dei preziosissimi appunti di cucina di mia nonna ... sapete quelli con le scritte ormai illeggibili piene di trucchetti?! Bè, per l'appunto stavo leggendo uno di quelli ...La cosa bellissima è che ogni volta che rileggo questi foglietti mi vengono i mente le fantastiche portate che prepara la mia cara nonna e tutti i momenti in cui li ho degustati.
Come avrete capito mia nonna è un'ottima cuoca, che riesce a fare della semplice fettina di carne un capolavoro. È dunque perciò che non "oso" riproporre integralemnte le sue ricette: infatti, sono convinta che non riuscirei mai e poi mai a rifarli come lei. Vi spiego. Uno dei piatti clou di mia nonna è la sua crostata al rabarbaro. Una vera squisitezza ... imagginate: una frolla ben cotta di quelle che si sbriciolano in bocca al solo contatto con le labbra, una marmellata fatta a casa di quelle che fanno sognare. Bé ecco io non riesco a farla buona come la sua. Pensate che una volta, volendo farla a casa, nonna mia aveva fornito tutta le materie prime:la frolla e la marmellata...se vi dicessi che non era la stessa cosa? vi dicessi che solo se fatta con le sue manine viene buona?
Avete capito perché io non possa, non voglia fare tel quel uno dei suoi piatti?! Ecco perché la sua mousse di pollo e pistacchi nelle mie mani si è trasformato in una terrina. Ragazzi che ci volete fare, lo sapete meglio di me: come la nonna non c'è nessuno!
Ingredienti per 4 persone:
180 g di pollo cotto
100 g di mascarpone
50 g di mandorle
2 g di Tabasco
3 g di salsa Worchester
1 cucchiaio di maionese
1 cucchiaino di senape
Succo di mezzo limone
Sale e pepe
1-2 peperoni rossi cotti al forno e spellati.
In un mixer frullate le mandorle. In un secondo momento aggiungete il pollo.
Una volta che il composto è ben omogeneo aggiungete tutti gli altri ingredienti (esclusi i peperoni).Salate e pepate.
Prendete le falde dei peperoni cotti e tagliatele in modo che siano il più regolare possibile: poggiatele sulla pellicola trasparente una contro l'altra (formate una sorta di tappetino di peperoni) e batteteli con un batti carne in modo tale da assottigliarli.
Foderate con la pellicola ricoperta dai peperoni uno stampo da plumcake (15-18 cm): riempite il tutto con il composto al pollo.
Mettete in frigo a riposare per un paio d'ore e voilà!
Avevo tra le mani dei preziosissimi appunti di cucina di mia nonna ... sapete quelli con le scritte ormai illeggibili piene di trucchetti?! Bè, per l'appunto stavo leggendo uno di quelli ...La cosa bellissima è che ogni volta che rileggo questi foglietti mi vengono i mente le fantastiche portate che prepara la mia cara nonna e tutti i momenti in cui li ho degustati.
Come avrete capito mia nonna è un'ottima cuoca, che riesce a fare della semplice fettina di carne un capolavoro. È dunque perciò che non "oso" riproporre integralemnte le sue ricette: infatti, sono convinta che non riuscirei mai e poi mai a rifarli come lei. Vi spiego. Uno dei piatti clou di mia nonna è la sua crostata al rabarbaro. Una vera squisitezza ... imagginate: una frolla ben cotta di quelle che si sbriciolano in bocca al solo contatto con le labbra, una marmellata fatta a casa di quelle che fanno sognare. Bé ecco io non riesco a farla buona come la sua. Pensate che una volta, volendo farla a casa, nonna mia aveva fornito tutta le materie prime:la frolla e la marmellata...se vi dicessi che non era la stessa cosa? vi dicessi che solo se fatta con le sue manine viene buona?
Avete capito perché io non possa, non voglia fare tel quel uno dei suoi piatti?! Ecco perché la sua mousse di pollo e pistacchi nelle mie mani si è trasformato in una terrina. Ragazzi che ci volete fare, lo sapete meglio di me: come la nonna non c'è nessuno!
Ingredienti per 4 persone:
180 g di pollo cotto
100 g di mascarpone
50 g di mandorle
2 g di Tabasco
3 g di salsa Worchester
1 cucchiaio di maionese
1 cucchiaino di senape
Succo di mezzo limone
Sale e pepe
1-2 peperoni rossi cotti al forno e spellati.
In un mixer frullate le mandorle. In un secondo momento aggiungete il pollo.
Una volta che il composto è ben omogeneo aggiungete tutti gli altri ingredienti (esclusi i peperoni).Salate e pepate.
Prendete le falde dei peperoni cotti e tagliatele in modo che siano il più regolare possibile: poggiatele sulla pellicola trasparente una contro l'altra (formate una sorta di tappetino di peperoni) e batteteli con un batti carne in modo tale da assottigliarli.
Foderate con la pellicola ricoperta dai peperoni uno stampo da plumcake (15-18 cm): riempite il tutto con il composto al pollo.
Mettete in frigo a riposare per un paio d'ore e voilà!
venerdì 8 aprile 2011
Riso alla cantonese
Da piccola adoravo andare a mangiare al cinese, mi piaceva quell'atmosfera alle volte un po' kitsch, gli usignoli intagliati nelle carote ..... boh insomma credo ne fossi affascinati come tutti i bambini. È forse così che è nata la mia passione per il cibo cinese...all'inizio non tanto per il cibo in sé, piuttosto per tutto ciò che attorniava il cibo. Mi ricordo le ore che ci impiegavo per mangiare con quelle bacchettine: sono sempre stata negata (e sempre lo sarò) ad utilizzarle!Mi ricordo le nuvole di drago per aperitivo, il cui nome mi faceva pensare ad una favola con tanto di principesse orientali e draghi rossi ferocissimi ... e poi... volgiamo parlare del gelato fritto?! Non è che mi facesse impazzire di per sé, ma l'idea che un gelato potesse essere fritto: WOW!
Dovete quindi capire la mia gioia quando, per caso, sfogliando le pagine di un libricino di poco conto, trovai la ricetta del riso alla cantonese. Era dicembre 2011. il 27 di dicembre. Lo provai immediatamente! Buono, meraviglioso, con la capacità di far riemergere nei miei ricordi quei momenti... credevo fosse complicatissimo, invece .... non per sminuire la cucina cantonese ... ma 'na vera cretinata! Ed è proprio qui il bello! Quindi, bando alle ciance e trasferiamoci in Cina! Oops, mi dimenticavooooo: buon week end!!!
Ingredienti per 4 persone:
250 g di riso Basmati
200 g di pisellini sgranati e lessati al dente
80 g di prosciutto cotto a dadini
2 uova
3 cucchiai di olio di semi
1 cucchiaio di salsa di soia diluita in 4 di acqua
Sale e pepe
Bollire il riso dopo averlo sciacquato più volte.
Scaldare l’olio nel wok e strapazzarvi le uova. Aggiungere il riso (freddo), i piselli ed il prosciutto. Far saltare girando continuamente con due spatole. Insaporite con sale e soia. Servite caldissimo.
Dovete quindi capire la mia gioia quando, per caso, sfogliando le pagine di un libricino di poco conto, trovai la ricetta del riso alla cantonese. Era dicembre 2011. il 27 di dicembre. Lo provai immediatamente! Buono, meraviglioso, con la capacità di far riemergere nei miei ricordi quei momenti... credevo fosse complicatissimo, invece .... non per sminuire la cucina cantonese ... ma 'na vera cretinata! Ed è proprio qui il bello! Quindi, bando alle ciance e trasferiamoci in Cina! Oops, mi dimenticavooooo: buon week end!!!
Ingredienti per 4 persone:
250 g di riso Basmati
200 g di pisellini sgranati e lessati al dente
80 g di prosciutto cotto a dadini
2 uova
3 cucchiai di olio di semi
1 cucchiaio di salsa di soia diluita in 4 di acqua
Sale e pepe
Bollire il riso dopo averlo sciacquato più volte.
Scaldare l’olio nel wok e strapazzarvi le uova. Aggiungere il riso (freddo), i piselli ed il prosciutto. Far saltare girando continuamente con due spatole. Insaporite con sale e soia. Servite caldissimo.
mercoledì 6 aprile 2011
Mousse al grana padano con aceto balsamico e pomodorini al forno!
Sarà che sono appena tornata da un week end modenese/ bolognese … sarà che mia madre ha acquistato circa 20 tonnellate di grana …. Fatto sta che da un paio di giorni mi frulla in testa un’idea …. Una ricetta non ben identificata della quale però conosco i due ingredienti principali, che voglio, devo assolutamente utilizzare … vabbè è già qualcosa, no?
Il primo come avrete già intuito è il grana … adesso me la tiro e vi dico che per l’esattezza è un maggengo, ossia un grana prodotto con il latte primaverile quindi molto più erborinato e morbido al palato. L’altro è l’aceto balsamico … uno stravecchio bello denso … na specie di oro nero cin versione liquida ( beh, a descriverlo così sembra schifoso … lo si associa direttamente al petrolio, BLEAH … leggete tra le righe please!). ne vado letteralmente matta!!!!!!! Sono addicted! Dopo averlo provato non riuscirete più a tornare indietro: l’è tutta n’altra cosa!!!
Insomma a volte sono troppo prolissa …. Torniamo al sodo …. L’idea da cui è partito il tutto era ricreare, trasformandolo (/in effetti non ha nulla a che vedere) il tipico aperitivo grana con gocce di balsamico … pensa, pensa e ripensa e voilà la mia ricettina emilianeggiante ( neologismo del giorno)
Ingredienti per 4 persone:
Per la mousse:
100 g di mascarpone
140 g di grana padano grattugiato
2 cucchiai di ricotta fresca
qualche goccia di cognac
Olio evo Colle di Bellavista
sale e pepe
Per i pomodorini:
400 g di pomodorini
Olio evo colle di bellavista
Aceto balsamico di Modena stravecchio
Innanzitutto pulite i pomodorini massaggiateli con l'olio, pepate e salate. Fate cuocere in forno a 180 ° per 40 minuti.
Per la mousse: in una terrina, mescolate con la frusta tutti gli ingredienti fino ad ottenere una crema morbidissima: salate e pepate.Rivestite uno stampo/i con della pellicola (in modo tale da agevolare l'operazione di ) e riempite con la mousse.
Mettete in frigo per un paio di ore.
Sformate la mousse, conditela con dell'olio e qualche goccia di aceto. Accompagnate il tutto con i pomodorini!
Se volete potete fare dei bicchierini e servirli come aperitivo!
Il primo come avrete già intuito è il grana … adesso me la tiro e vi dico che per l’esattezza è un maggengo, ossia un grana prodotto con il latte primaverile quindi molto più erborinato e morbido al palato. L’altro è l’aceto balsamico … uno stravecchio bello denso … na specie di oro nero cin versione liquida ( beh, a descriverlo così sembra schifoso … lo si associa direttamente al petrolio, BLEAH … leggete tra le righe please!). ne vado letteralmente matta!!!!!!! Sono addicted! Dopo averlo provato non riuscirete più a tornare indietro: l’è tutta n’altra cosa!!!
Insomma a volte sono troppo prolissa …. Torniamo al sodo …. L’idea da cui è partito il tutto era ricreare, trasformandolo (/in effetti non ha nulla a che vedere) il tipico aperitivo grana con gocce di balsamico … pensa, pensa e ripensa e voilà la mia ricettina emilianeggiante ( neologismo del giorno)
Ingredienti per 4 persone:
Per la mousse:
100 g di mascarpone
140 g di grana padano grattugiato
2 cucchiai di ricotta fresca
qualche goccia di cognac
Olio evo Colle di Bellavista
sale e pepe
Per i pomodorini:
400 g di pomodorini
Olio evo colle di bellavista
Aceto balsamico di Modena stravecchio
Innanzitutto pulite i pomodorini massaggiateli con l'olio, pepate e salate. Fate cuocere in forno a 180 ° per 40 minuti.
Per la mousse: in una terrina, mescolate con la frusta tutti gli ingredienti fino ad ottenere una crema morbidissima: salate e pepate.Rivestite uno stampo/i con della pellicola (in modo tale da agevolare l'operazione di ) e riempite con la mousse.
Mettete in frigo per un paio di ore.
Sformate la mousse, conditela con dell'olio e qualche goccia di aceto. Accompagnate il tutto con i pomodorini!
Se volete potete fare dei bicchierini e servirli come aperitivo!
lunedì 4 aprile 2011
Orecchiette ai pomodorini confit con ricotta dura infornata siciliana
.... un altro week end è passato .... e siam già a lunedì :( Un'altra dura settimana ha inizio e non mi sembra delle più promettenti. Stamattina le nuvole hanno invaso il cielo, come per dire che anche il sole sa che è lunedì e non ha nessuna voglia di rimettersi a lavorare e ricominciare con i vari tran tran settimanali....
Pensandoci un po' su... non è fastidioso il suono lunedì?! Non vi fa pensare ad una luna storta?! Bè a me sì ... ed in effetti è proprio così : guaradatevi in giro, esaminate attentamente le persone che vi circondano e noterete un fatto molto interessante: il giorno della settimana influenza il nostro umore. Questa è una teoria tutta mia ... Ad esempio: di lunedì mattina sono tutti dei tromboni pazzeschi, che strombettano ogni due secondi e ci mettono un nonnulla a mandarti al diavolo .... di venerdì, invece, sono tutti più rilassati coscienti che il week end sta per arrivare.. e lì. dietro l'angolo...
Tutto ciò per arrivare al punto. Il mio punto. Il lunedì le persone hanno bisogno di qualcosa che le tiri su psicologicamente, che gli faccia intravedere la "luce"... il week end ... Ed ecco che arriva la ricetta: orecchiette con pomodori "confit". Vabene, lo so, i carboidrati di sera non sono il massimo (anzi, a dire il vero ho letto non so dove che dopo le ore 17 non si debbano più introdurre carboidrati)... però, visto che è lunedì ce la possiamo concedere 'na bella pasta, no?!
Ingredienti per 4 persone:
Per i pomodori:
500 gr di pomodorini
origano q.b.
zucchero q.b.
sale e pepe q.b.
Orecchiette 320 g
Ricotta salata infornata siciliano
Olio evo Colle di Bellavista
Tagliate i pomodori. Salateli, pepateli e spolverizzateli con origano e zucchero. Infine cuoceteli in forno per circa 1 ora a 100°C.
Cuocete le orecchiette in acqua bollente salata. Scolatele e conditele con i pomodorini confit, l'olio e la ricotta salata.
Pensandoci un po' su... non è fastidioso il suono lunedì?! Non vi fa pensare ad una luna storta?! Bè a me sì ... ed in effetti è proprio così : guaradatevi in giro, esaminate attentamente le persone che vi circondano e noterete un fatto molto interessante: il giorno della settimana influenza il nostro umore. Questa è una teoria tutta mia ... Ad esempio: di lunedì mattina sono tutti dei tromboni pazzeschi, che strombettano ogni due secondi e ci mettono un nonnulla a mandarti al diavolo .... di venerdì, invece, sono tutti più rilassati coscienti che il week end sta per arrivare.. e lì. dietro l'angolo...
Tutto ciò per arrivare al punto. Il mio punto. Il lunedì le persone hanno bisogno di qualcosa che le tiri su psicologicamente, che gli faccia intravedere la "luce"... il week end ... Ed ecco che arriva la ricetta: orecchiette con pomodori "confit". Vabene, lo so, i carboidrati di sera non sono il massimo (anzi, a dire il vero ho letto non so dove che dopo le ore 17 non si debbano più introdurre carboidrati)... però, visto che è lunedì ce la possiamo concedere 'na bella pasta, no?!
Ingredienti per 4 persone:
Per i pomodori:
500 gr di pomodorini
origano q.b.
zucchero q.b.
sale e pepe q.b.
Orecchiette 320 g
Ricotta salata infornata siciliano
Olio evo Colle di Bellavista
Tagliate i pomodori. Salateli, pepateli e spolverizzateli con origano e zucchero. Infine cuoceteli in forno per circa 1 ora a 100°C.
Cuocete le orecchiette in acqua bollente salata. Scolatele e conditele con i pomodorini confit, l'olio e la ricotta salata.
venerdì 1 aprile 2011
Turbantini di sogliola con crema di asparagi
Ieri mattina sono andata al mercatino e i miei sensi sono stati letteralemte invasi dall'abbondanza di profunmi, colori, forme....si sentiva davvero la primavera!
Adoro girovagare per i banchetti di prima mattina con l'aria frizzantina delle mattine di fine marzo che ti pizzica la pelle .... Amo chiacchierare con i miei contadini, dai quali ne imparo sempre una : c'è la signora delle patate, quella dei ciapin, c'è Cralo che mi vuole sempre vendere gli spinaci e la signora dei fiori...senza dimenticare il maragaro con i suoi formaggi meravigliosi...
Ieri il mio solito giretto è stato più bello del solito: innanzitutto non c'era praticamente nessuno, quindi ero libera di salterellare dal un banco all'altro:).... poi c'era un fantastico sole che dava ancora più intensità ai colori di frutta e verdura. Immaginate, banchi pieni di fragole, fave, cipollotti, spinacini piccoli piccoli, barba di frate .... e gli asparigi.. Messi lì, in prima fila, in posizione regale non ho resistito a comprarli! Erano troppo belliiiiiiiiiiiiii
Partiamo dal presupposto che volevo fare un cheesecake...ma come avete capito nun l'ho fatto :) Ho deciso di presentarvi un piattino velocissimo, molto elegante e light...quindi se dovete mettervi a dieta è semplicemente perfetto :)
Ingredienti per 4 persone:
8 filetti di sogliola
600 gr di asparagi
50 gr di burro
1 cipollotto
1 foglia di alloro
400 ml di latte
5 dl di brodo, ½ bicchiere di vino bianco secco, sale e pepe
Mondate il cipollotto e tritatelo grossolanamente insieme con la parte verde degli asparagi lavati. Ponete il trito ad appassire con 50 gr di burro, salate, pepate e bagnate con 400 ml di latte. Portate ad ebollizione, abbassate la fiamma e cuocete finché gli asparagi non saranno morbidi (nel caso ne abbiate bisogno aggiungete un po’ di brodo).. Passate gli asparagi nel mixer. .
In una pentola per la cottura al vapore portate a ebollizione il brodo insieme con il vino, l’alloro ben lavato e i grani di pepe. Tagliate i filetti di sogliola a metà nel senso della lunghezza e disponeteli nel cestello; coprite e cuocete per 5-7 minuti.Servite con la salsa.
Adoro girovagare per i banchetti di prima mattina con l'aria frizzantina delle mattine di fine marzo che ti pizzica la pelle .... Amo chiacchierare con i miei contadini, dai quali ne imparo sempre una : c'è la signora delle patate, quella dei ciapin, c'è Cralo che mi vuole sempre vendere gli spinaci e la signora dei fiori...senza dimenticare il maragaro con i suoi formaggi meravigliosi...
Ieri il mio solito giretto è stato più bello del solito: innanzitutto non c'era praticamente nessuno, quindi ero libera di salterellare dal un banco all'altro:).... poi c'era un fantastico sole che dava ancora più intensità ai colori di frutta e verdura. Immaginate, banchi pieni di fragole, fave, cipollotti, spinacini piccoli piccoli, barba di frate .... e gli asparigi.. Messi lì, in prima fila, in posizione regale non ho resistito a comprarli! Erano troppo belliiiiiiiiiiiiii
Partiamo dal presupposto che volevo fare un cheesecake...ma come avete capito nun l'ho fatto :) Ho deciso di presentarvi un piattino velocissimo, molto elegante e light...quindi se dovete mettervi a dieta è semplicemente perfetto :)
Ingredienti per 4 persone:
8 filetti di sogliola
600 gr di asparagi
50 gr di burro
1 cipollotto
1 foglia di alloro
400 ml di latte
5 dl di brodo, ½ bicchiere di vino bianco secco, sale e pepe
Mondate il cipollotto e tritatelo grossolanamente insieme con la parte verde degli asparagi lavati. Ponete il trito ad appassire con 50 gr di burro, salate, pepate e bagnate con 400 ml di latte. Portate ad ebollizione, abbassate la fiamma e cuocete finché gli asparagi non saranno morbidi (nel caso ne abbiate bisogno aggiungete un po’ di brodo).. Passate gli asparagi nel mixer. .
In una pentola per la cottura al vapore portate a ebollizione il brodo insieme con il vino, l’alloro ben lavato e i grani di pepe. Tagliate i filetti di sogliola a metà nel senso della lunghezza e disponeteli nel cestello; coprite e cuocete per 5-7 minuti.Servite con la salsa.
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